: // percorsi esistenziali milano-siena-bologna

Buongiorno amabili abitanti del mondo virtuale. Fuori è una bella giornata di sole. E io me ne frego e rimango chiusa in casa. Rimango chiusa in casa e rifletto. Come molti di voi sapranno, sono una globetrotter: io e le linee Sena Milano-Siena-Bologna siamo ormai intime confidenti. Ecco, dopo avervi molto viaggiato, approfittando della comodità dei mezzi messi a disposizione dalla fortunatissima compagnia suddetta, mi chiedo perché io non abbia ancora dedicato loro un simpatico e dolce post. Un piccolo postino. Ordunque eccolo qui.

C’è una cosa che mi sono sempre chiesta delle indicazioni sulle uscite di emergenza raffigurate nei depliant della Neoplan Tourliner, gentilmente messi a disposizione sugli autobus for your safety: in caso di necessità, al punto A si indica il funzionamento delle maniglie per aprire i portelloni sui fianchi del mezzo; al punto B si localizzano i martelletti per rompere i vetri; al punto C si spiega come aprire le finestre sul tetto. E il punto D? Cosa mi vuole significare il punto D?

Apparentemente, che è possibile dormire nell’alloggiamento bagagli, inferenza rafforzata dalla tipica posizione supina, mani dietro la nuca e gamba leggermente piegata, assunta dall’omino rosso. Ma anche, se non soprattutto, che si deve prestare attenzione a non farsi tirare per la testa per uscire, perché il nostro tronco rischierebbe di spezzarsi a metà.

Questo dubbio mi assillerà a vita, presumo. Stanotte non dormirò.

Vi lascio con l’enigma ancestrale e con un prezioso consiglio: se mai doveste viaggiare con un meraviglioso autobus per più di un’ora, ricordatevi che i posti migliori sono il 27 e il 28, quelli dopo l’uscita secondaria, con tutto quell’interessante spazio libero di fronte. Comodissimi, peraltro, anche per chi soffre di mal d’auto: basta un colpo secco di reni, una veloce flessione del busto, ed ecco che si può raggiungere direttamente la tazza del cesso chimico con un’unica gittata. Solo per professionisti. E solo nel caso in cui qualcuno abbia lasciato la porta del suddetto cesso aperta. Dettagli.


5 commenti on “: // percorsi esistenziali milano-siena-bologna”

  1. extramamma ha detto:

    Il 27 è anche il mio compleanno, lo sapevo che era un numero figo!

  2. Daniele ha detto:

    Più vi leggo e più scopro di amarvi. E se mi capita di leggere il vostro blog nemico, vi amo ancora di più, perché noto quanto può essere fondo l’abisso di retorica e banalità.
    PS: La risposta all’indovinello può essere: trasporto di morti o di clandestini?
    fragorosi focchiu a voi!

    • svetlana pavlova ha detto:

      Mi mancavi. Ti pensavo pochi giorni or sono e temevo per la tua salute. Mentale più che altro. Come procede con la strega del nord?

      • Daniele ha detto:

        Zia Xanax! Leggevo il suo ultimo post e mi son detto: “e se, a differenza dell’algida Prisca, Svetlana mi avesse risposto?!”. Subito ho controllato ed eccomi qua. Con soli 20 giorni di ritardo.
        Qui tutto bene. “Ehm bene?” Qui tutto normale. Ehm.. vabbè ci siamo capiti: la pazzia dilaga, ma pare che le lunghe vacanze, consumate lontano dai suoi schiavi smarmelloni a lavoro dal 22 agosto, le abbiano portato fava e un briciolo di serenità (Il sorriso no. Quello è chiedere troppo). Si limita a darmi della bestiaccia, ma ogni posto, ogni persona ha il suo concetto di normalità. E questa a suo modo è la normalità di bubu.
        E lei come sta? Spero di vederla presto. Preferibilmente accasciati sullo stesso tavolino sporco di qualche bettola bolognese bevendo amaro del capo e biascicando parole come “libertà” e “fava”.


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